Sabrina Zuccalà al varo del nuovo Pattugliatore polivalente d’altura

La cantieristica navale e l’innovazione tecnologica del settore rappresentano enormi opportunità di sviluppo per il nostro Paese e le sue capacità marittime. Presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, a Genova, è stato varato il Pattugliatore polivalente d’altura (Ppa) Marcantonio Colonna, la quinta di sette unità che saranno tutte costruite presso il cantiere integrato di Riva Trigoso e Muggiano con consegne previste fino al 2026. Queste unità rientrano nella programmazione aggiornata delle linee operative delle unità navali della Marina Militare, deciso dal Governo e dal Parlamento e avviato nel maggio 2015 sotto l’egida dell’Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, il presidente della Regione della Liguria, Giovanni Toti, il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, il Direttore dell’Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti, Ammiraglio Matteo Bisceglia accolti dal Generale Claudio Graziano e da Pierroberto Folgiero, presidente e amministratore delegato di Fincantieri.  

Al varo del nuovo Pattugliatore era presente anche la presidente, da anni pioniera dell’innovazione nelle nanotecnologie, Sabrina Zuccalà, per approfondire i nuovi aspetti tecnologici e scientifici che la Marina Militare sta sviluppando. Nel corso dell’importante evento, il Presidente di Fincantieri, Generale Claudio Graziano, ha affermato: “I programmi di ampio respiro permettono alla Difesa di definire gli obiettivi dell’interesse nazionale ed internazionale ed alle aziende dando continuità e sicurezza. Marcantonio Colonna è stato un grande condottiero nella Battaglia di Lepanto catturando l’ammiraglia della flotta turca ed è stata una battaglia che ha cambiato la storia occidentale. La superiorità tecnologica rimane ancora un problema e noi vogliamo contribuire perché mantenerla è fondamentale”. I PPA hanno una architettura propulsiva CODAGOL, Combined Diesel And Gas Or eLectric, basata su una turbina a gas GE LM2500+G4 da 32 MW di potenza accoppiata a 2 motori diesel MTU 20V 8000M19L da 10 MW e 4 + 2 Generatori. Le nuove unità raggiungono una velocità massima superiore ai 32 nodi anche grazie alla particolare forma della prora rastremata, studiata per mantenere alte velocità anche con mare formato. L’autonomia è di 5000 miglia nautiche a 15 nodi di velocità. La velocità massima raggiungibile in regime full electric è superiore a 10 nodi. Sui Light Plus sono installati due lanciatori VLS Sylver A50 in grado di impiegare missili superficie-aria MBDA Aster 15 o 30 ed in futuro anche la versione antimissile 30 B1. La cantieristica navale e gli armamenti innovativi rappresentano settori importanti per la ricerca dei trattamenti nanotecnologici. “Stiamo sviluppando una serie di progetti e stiamo portando avanti, tra questi, uno con la Marina Militare per le turbine delle navi, con dei trattamenti anticorrosivi e distaccati, i quali non generano modifiche alle superfici ma vanno a rafforzarle. Il nostro lavoro vuole contribuire all’affermazione di una visione politica ed economica per la nostra Penisola: rafforzare, valorizzare e implementare le opportunità occupazionali provenienti dalla blue economy e dalle attività cantieristiche legate al mare”, ha dichiarato Sabrina Zuccalà, presidente di 4Ward_ Aerospace, società attiva nella ricerca e produzione di formulati in nanotecnologie per la Difesa e l’aerospazio, che insieme al Politecnico di Torino sta progettando nuovi materiali innovativi, coinvolgendo i giovani ingegneri dell’Istituto. Aerei navi, veicoli e macchinari militari possono essere esposti alle situazioni climatiche più estreme ed a svariati fattori corrosivi: sabbia, neve, ghiaccio, salsedine, umidità. Il trattamento anti-corrosivo elaborato dalla società di Sabrina Zuccalà permette di proteggere i sistemi della Difesa con un trattamento nano-biossido di silicio in grado di resistere alle temperature più estreme e di proteggere la superficie dalla corrosione, riducendo gli interventi di manutenzione. L’elaborazione di una cantieristica navale 4.0 richiede una corretta implementazione delle tecnologie che non deve apparire frammentata, ma inserita all’interno di un circuito innovativo atto a garantire la massima sicurezza e senza ignorare la necessità di integrare processi di sostenibilità e tutela del mare. 

Lanceremo entro fine anno un piano industriale fino al 2026 dove vogliamo espandere ulteriormente il settore Difesa, investiremo con grande coraggio, per essere sempre più capaci e affidabili. Non aspettiamo i problemi, i manager cambiano anche quando le cose vanno bene. Anche in questo nuovo capitolo di Fincantieri sarà importante avere al nostro fianco la Marina Militare”, ha dichiarato Pierroberto Folgiero, l’Amministratore Delegato di Fincantieri.  “Un’emozione essere presente al varo del nuovo Pattugliatore e assistere dal vivo come le ricerche che conduciamo su materiali invisibili all’occhio umano stiano generando cambiamenti mastodontici. Grazie all’innovazione delle nanotecnologie possiamo guardare positivamente allo sviluppo sostenibile della nostra economia, inseguendo l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, all’occupazione innovativa dei giovani e delle donne e alla crescita geopolitica del nostro ruolo nel Mediterraneo”, ha sostenuto la presidente Sabrina Zuccalà.  

Articolo pubblicato dal quotidiano “Money.it“.

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