La Presidente Sabrina Zuccalà ha partecipato ai lavori del World Protection Forum che si è svolto presso la Repubblica di San Marino. A fare gli onori di casa Fabio Righi, Segretario all’Industria e alla Ricerca Tecnologica della Repubblica del Titano. Ideato da Keloni, prima agenzia di valutazione del rischio al mondo, il World Protection Forum ha lo scopo di fornire a persone, governi, aziende informazioni strategiche e strumenti per la loro protezione e sviluppo. Quest’anno il tema del convegno era la Compliance, ovvero l’individuazione dei requisiti che garantiscono un mondo più protetto e sostenibile.
A presentare l’evento il giornalista Felice Manti, inviato del quotidiano “Il Giornale”, e tra i personaggi di spicco Giuseppe Miceli, dirigente del Ministero dell’Economia e delle Finanze fondatore dell’Osservatorio Italia Antiriciclaggio per l’Arte, nonché Value Ambassador del World Protection Forum, e Sabrina Zuccalà, esperta in nanotecnologie per la difesa del patrimonio artistico.
“La poca esperienza dei nuovi collezionisti, in molti casi veri e propri investitori e speculatori che puntano a massimizzare i profitti, e la presenza di mercanti spregiudicati, abilissimi nell’intercettare tale domanda, favoriscono il mercato di opere contraffatte. I prezzi di acquisto, spesso inferiori a quelli di mercato, e la disponibilità di opere di artisti di successo, altrimenti introvabili, rappresentano le leve che alimentano un mercato che cresce anno dopo anno anche grazie alla sofferenza di altri settori di investimento come quello dei prodotti finanziari. La contraffazione è un fenomeno che solo nel corso degli ultimi tempi sembra riuscire a trovare un argine grazie alla tecnologia blockchain e alla digitalizzazione. Con l’introduzione delle prime opere d’arte in NFT, cioè in foto digitali ad altissima risoluzione munite di certificati di proprietà crittografati non replicabili, la contraffazione sembra iniziare a vivere una lenta decrescita. Negli ultimi anni, sono stati sviluppati diversi strumenti utili per combattere la contraffazione di opere d’arte in Italia, tra soluzioni track-and-trace, overt technology e cover technology, tuttavia, la soluzione definitiva potrebbe giungere dalla ricerca applicata alla nano-materia e dalle nanotecnologie“, ha relazionato Sabrina Zuccalà durante i lavori del World Protection Forum.
Riprese stampa da: Zaffiro Magazine, The Way Magazine e Il Vescovando.