Superare il gender gap con gli esempi virtuosi al femminile

Lunedì 14 novembre, organizzato dagli Stati Generali delle Donne, si svolge un nuovo e importante appuntamento dedicato all’innovazione proveniente dalle donne e al futuro sostenibile per le città e i contesti urbani a misura di donna. Un momento importante per ritrovare energia e motivazione dopo le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, condividendo esperienze, prospettive e generando nuove opportunità di partnership e progetti per le donne, riflettendo sulle innovative opportunità attuali per rendere le policy più trasparenti, responsabili e reattive nei confronti dei cittadini e delle cittadine. In linea con i numerosi obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e con il particolare Goal 5 dedicato alla gender equality, i protagonisti dell’evento vogliono tornare a sviluppare e diffondere consapevolezza sulle donne e la collettività, riflettendo sull’importanza della tecnologia per la crescita personale, urbana e professionale. Al centro degli interventi, le numerose tematiche politiche da affrontare con estrema attenzione: il lavoro, le imprese al femminile, l’innovazione, la sostenibilità dei processi produttivi, il Pnrr e le nuove modalità di certificazione per le imprese alla parità di genere. Anche in tale occasione, protagonista dei lavori sarà Sabrina Zuccalà, eccellenza italiana e presidente della società 4ward360, attiva nella ricerca, formulazione e applicazione di trattamenti in nanotecnologia, recentemente recatasi negli Stati Uniti d’America per partecipare ad un importante incontro tra innovatori aerospaziali italiani ed americani. L’interessante incontro vedrà, insieme a Sabrina Zuccalà, la presenza di Simonetta Pozzi, Consultant and trainer in storytelling, autrice della pubblicazione “Women in the Metaverse” e la docente Maria Lippiello, del Comitato Scientifico degli Stati generali delle Donne. I lavori saranno moderati da Isa Maggi, Coordinatrice nazionale degli Stati generali delle Donne, nonché dottoressa commercialista. D’altronde, secondo il “Global Gender Gap Report 2021” del World Economic Forum, si allungano a quasi quart’anni i tempi per l’annullamento delle differenze tra uomini e donne e ci vorranno quindi ben 135 anni per superare gli ostacoli e arrivare alla parità di genere. “Queste discriminazioni economiche e occupazionali sono inaccettabili e vanno affrontate con la dovuta ed estrema attenzione. Sono stata recentemente ospite presso gli Stati Uniti d’America, durante i lavori della National Italian American Foundation, che ha celebrato il suo 47° anniversario a Washington, ospitando le eccellenze italiane e italoamericane nel mondo della scienza, degli affari, dell’arte, della finanza, della musica e della medicina, proprio per rilanciare il ruolo delle innovatrici italiane, ribadendo il modello virtuoso e di genere che la mia società sta affermando nella ricerca, analisi, elaborazione e somministrazione di formulati nanotecnologici per la protezione e conservazione delle superfici materiche per la Difesa. L’innovazione italiana dei formulati in nano-materia per l’aerospazio ha attirato anche l’attenzione della comunità scientifica, politica e imprenditoriale degli Stati Uniti d’America che sta lavorando allo sviluppo delle nuove opportunità economiche derivanti dallo spazio. Nuove progettualità che meritano di essere approfondite. Una sinergia che pone le donne al centro dell’attenzione politica e imprenditoriale degli Stati Uniti e che grazie al Think Tank “ItalyUntold” voglio rilanciare ovunque, in Italia e negli Usa, proprio per riflettere sull’importanza delle donne e delle imprese al femminile, protagoniste del Made in Italy in tutto il mondo”, ha ribadito la presidente Sabrina Zuccalà.

In Italia, i parametri peggiori sul gender gap si confermano quelli relativi a Empowerment politicopartecipazione economica ed accesso alle opportunità. Rispetto a quest’ultimo parametro, sono in particolare segnalati come elementi critici quelli relativi alla presenza delle donne nelle posizioni manageriali, l’equità salariale a parità di lavoro effettuato ed il reddito stimato da lavoro. Il lavoro delle donne manager e di successo, all’estero e in Italia, rappresentano modelli virtuosi di sviluppo da dover imitare, comprendere e diffondere. Grazie all’azione divulgativa e all’attività d’impresa di personalità come Sabrina Zuccalà, risulta evidente che lo scambio di pratiche virtuose, la sempre maggiore integrazione e cooperazione tra Stato, Politica, organizzazioni, associazioni e singoli cittadini nella cornice della sostenibilità integrata, con nuove policy di smart working e un contesto urbano più adatto alle donne e alle famiglie, risulta la strategia migliore per affrontare il gender gap.

Attualmente, l’ulteriore sfida riguarda il ruolo del care giver storicamente affidato alla donna, ma su cui si auspica non solo il miglioramento delle politiche a supporto del benessere della persona e della genitorialità e ad un’azione specifica sullo smart working, ma la creazione di un’economia sostenibile che risponda ai bisogni delle donne e delle famiglie fornendo servizi innovativi e digitali dedicati alle famiglie nelle città e creando nuovi posti di lavoro altamente specializzati per la crescita e la combinazione della migliore tecnologia italiana con le migliori mentalità delle imprenditrici e manager della nostra Penisola.

Articolo pubblicato dal quotidiano “L’Opinione delle Libertà“.

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